LA TECNICA SOL-GEL PER rigenerare il vetro
Tutti noi sappiamo che il vetro si ottiene dalla fusione della sabbia. Il quarzo in essa contenuto, portato ad altissime temperature insieme a specifiche miscele di minerali per ottenere particolari caratteristiche o colorazioni, si fonde per poi creare quel materiale versatile ed affascinante che trova a Venezia la sua massima espressione artistica ed artigiana.
Non tutti invece sanno che il vetro può essere ricreato anche in un laboratorio chimico, attraverso un processo a temperatura ambiente in fase liquida. Parliamo di nanotecnologia ed in particolare del metodo sol-gel, una tecnica brevettata presso il DISC (Dipartimento di Scienze Chimiche dell'Università di Padova) e sviluppata da Siltea per interventi di restauro su vetrate storiche. Lo scopo di questa tecnologia all'avanguardia è quello di ricreare strati molecolari di vetro per ripristinare le superfici degradate dal tempo, proteggendo l'opera d'arte dagli agenti atmosferici, così da trasmetterla intatta alle generazioni future.
RESTAURARE IL VETRO "CON IL VETRO"
È quello che e successo a Venezia durante il restauro della grande vetrata artistica che decora la Basilica di Santi Giovanni e Paolo, opera realizzata nel 1510 dal maestro vetraio muranese Giannantonio Laudis, su disegno di Bartolomeo Vivarini. Corrosa e deteriorata dai sali e dagli inquinanti, la superficie vetrata aveva perso in molte parti la sua leggibilità originaria. Lo smontaggio ed il ripristino puntuale avvenuto nel laboratorio allestito ai piedi della grande vetrata, attraverso le sapienti mani degli operatori specializzati della Sirecon - azienda di restauro veneziana che si è occupata dell’intervento - hanno ridato luce a questo imponente capolavoro della storia dell’arte.
La tecnologia sol-gel ha permesso di rigenerare la prima superficie del vetro, quella corrosa ed opacizzata, fissando le grisaglie ed i decori pittorici, proteggendoli ed isolandoli da agenti di degrado e contaminanti, vetrificandoli nuovamente grazie ad uno strato trasparente, incolore e sottilissimo di silice, la materia che sta alla base del vetro e del quarzo.
IL PRODOTTO CHE CONSIGLIAMO
SIOX-5 RE20C contiene un gel di silice nanostrutturata e funzionalizzata in soluzione alcolica. Una volta steso sulla superficie, il liquido applicato forma uno strato micrometrico di silice amorfa, sottile, incolore, trasparente, compatibile con il substrato, in grado di consolidare grisaglie di vetrate artistiche, reperti archeologici in vetro con degrado a scaglie e di proteggere da ulteriore lisciviazione il materiale.
VANTAGGI
Rispetto a metodi tradizionali con resine acriliche o siliconiche, SIOX-5 RE20C presenta i seguenti vantaggi:
- Ripristino della trasparenza e della lucentezza
- Massima compatibilità con il substrato
- Rapida asciugatura
- Effetto consolidante ed elevato grado di idrorepellenza
- Resistenza agli UV ed assenza di ingiallimenti
- Resistenza ad inquinanti acidi urbani
- Reversibilità / riapplicabilità
- Non tossico
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